Laboratorio di Alto Artigianato di Strumenti Musicali

Primo Laboratorio di Alto Artigianato di Musica

Un progetto di collaborazione tra:
Il Centro Studi Santa Giacinta Marescotti insieme alla Associazione Ruspoli, alla Oficina del Historiador de la Ciudade de Habana e dell Ensamble Ars Longa con il patrocinio del Istituto Italiano per la Storia della Musica . Il progetto è stato coordianato dal Prof. Giorgio Monari.

Il costruttore di Clavicembalo Andrea di Maio di Canepina , Viterbo è stato invitato a realizzare il primo strumento modello Giusti ( fine sec. XVII ) a Cuba nel mese di Ottobre 2017.

Il clavicembalo è stato introdotto durante la XX edizione della Settimana Italiana a Cuba, durante il Festival Barocco Ars Longa in occasione della III Itineranza Ruspoli tra il 27 Novembre e il 3 Dicembre.

Il clavicembalo Costruito a Cuba

Lo strumento qui presentato si basa su un modello di Giovanni Battista Giusti, di lucca, del 1681.

Esso è un tipico strumento italiano seicentesco da “Continuo”, del tipo denominato  con  “Falsa Custodia”.

La tradizione italiana di costruzione di clavicembali, la più antica del Mondo e che data dalla fine del ‘400, si basava su strumenti estremamente leggeri, costruiti in cipresso lasciato “al naturale” e protetti  dentro custodie dotate di coperchio e variamente decorate.

Per tutto il XVI secolo questo era lo stile usuale nella costruzione dei clavicembali in tutta Italia, dal Veneto alla Sicilia.

A partire dalla seconda metà del XVII secolo, per motivi di praticità e di economicità, si iniziarono a costruire strumenti più robusti che internamente erano foderati con del cipresso naturale ed esternamente decorati come fossero delle custodie, con dipinti, dorature, rivestimenti in cuoio o pelle e così via.

Il risultato estetico era di simulare uno strumento leggero, come da tradizione, inserito nella sua normale cassa levatoia.

Lo strumento basato su “G. B. Giusti, 1681” che ho assemblato qui all’Avana nel mese di ottobre 2017, all’interno del Atelier di liuteria dell’Oficina de l’Historiador,  con l’aiuto di due ottimi allievi, Josè Collazo e Ivet Enamorado,   è stato preparato pezzo per pezzo nel mio attuale laboratorio di Canepina (VT) ed è un tipico strumento di questo genere con “falsa custodia”.

L’originale di Giusti è anche uno dei clavicembali più copiati dai costruttori della mia generazione per la sua grande eleganza, per la sua semplicità costruttiva e per la solidità della sua struttura.

Si tratta di un tipico strumento per il Basso Continuo. La sua voce limpida e “croccante” lo rende ideale per l’accompagnamento di orchestre di medie dimensioni e per il canto.

Il suono preciso e nitido lo rende anche indispensabile come base ritmica e come guida per l’intonazione di strumenti a suoni non fissi come gli archi.

La stessa caratteristica di precisione del suono ne fa un perfetto strumento per il contrappunto e per le fughe.

La cassa del clavicembalo è in pioppo e abete rosso di prima e seconda scelta. Le modanature, i rivestimenti interni, i ponticelli e il capotasto sono in cipresso; la tastiera è rivestita in bosso ed ebano.

Il somiere è in faggio stratificato rivestito di noce e i salterelli sono in pero.

Monta corde di ottone per tutta l’estensione che è di 51 tasti e  va dal DO grave al re sovracuto.

Possiede due registri di otto piedi all’unisono.

Il dipinto nel coperchio raffigura il Castello Ruspoli di Vignanello in una visione parzialmente idealizzata della campagna altolaziale con il Monte Cimino sullo sfondo.

La realizzazione piuttosto veloce di questo dipinto, conclusasi in cinque giorni, gli conferisce un aspetto leggermente “Bozzettistico” e monocromo.

Essa, infatti, si è avvalsa dell’uso di soli tre colori ad olio ad essiccazione piuttosto rapida, indispensabile per il clima “lento” dei tropici: Blu cobalto, terra d’ombra naturale e terra di siena.

Il clavicembalo costruito a Cuba è la mia opera n 114.

 

Andrea Di Maio
Canepina 13 novembre 2017

Andrea Di Maio si è formato alla Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona ed ha approfondito gli antichi strumenti a tastiera con G. Grant O’ Brien a Pamparato e poi presso la Russell Collection di Edimburgh. Ha iniziato la sua attività di costruttore nel 1986 con un laboratorio artigiano a Roma ispirandosi fedelmente ai canoni costruttivi delle antiche scuole europee. Collabora stabilmente con il Museo degli Strumenti Musicali di Roma, con l’Accademia Sibelius di Helsinki e con vari conservatori in Italia e all’estero. Sue opere sono presenti in numerosi paesi del mondo. Dal 2012 è inserito tra le eccellenze della Regione Lazio per le imprese di artigianato artistico.